Terremoto di Bargagli 2022. Almeno due motivi per definire il terremoto del 1924 “interessante”

Recentemente abbiamo pubblicato i risultati di uno studio condotto sul terremoto del settembre 1924. La pubblicazione è’ disponibile al seguente indirizzo https://editoria.ingv.it/quaderni/2023/quaderno184/. Per chi preferisce la versione multimediale, abbiamo anche preparato un breve video.

Nell’articolo/video proponiamo che tale evento sia avvenuto nell’area di Bargagli, quella del terremoto del 2022, nonostante la sua posizione nei cataloghi sismici racconti una storia diversa. Ma veniamo ai due motivi che rendono questo terremoto interessante.

Gli eventi sismici avvenuti nell’ultimo secolo sono in una sorta di zona grigia. Sono accaduti, infatti, in un periodo già’ coperto dalla sismologia strumentale (i sismografi “moderni” sono dei primi anni del ‘900) ma registrati da pochi strumenti ed in molti casi su supporti andati persi o rovinati. In genere si tratta di sismogrammi su carta affumicata, carta fotografica e solo in qualche caso recente su carta scritta ad inchiostro. E la carta, si sa, è’ poco amica del fuoco o dell’acqua.

Così, per ovviare alla mancanza di sufficienti dati strumentali, questi eventi sismici vengono studiati con tecniche indirette, utilizzando descrizioni dell’evento da cui trarre informazioni per definirne la posizione, i danni e, sempre in maniera indiretta, la magnitudo. Un caso particolare riguarda però i terremoti di magnitudo intorno a 4. Sono infatti al limite della sensibilità degli strumenti per quel periodo, Quindi l’assenza di registrazioni potrebbe anche essere dovuta al fatto che lo strumento non era in grado di registrare un evento sotto-soglia. Ma sono anche meno soggetti a descrizione perché, in genere, non causano danni tali da meritare un articolo di giornale o più’ semplicemente una richiesta di ricostruzione depositata presso il comune, richiesta che oggi potrebbe essere una preziosa testimonianza per valutare le caratteristiche dell’evento. Questo rende lo studio di un terremoto di magnitudo 4 avvenuto nell’ultimo secolo molto, molto complesso.

Il successo delle tecniche strumentali in occasione di questa ricerca per il terremoto del 1924 e’ dunque il primo elemento di interesse. Come si dice in quel famoso film, si può’ fare. Ovviamente buona parte del successo è dovuto ai vari progetti che hanno recuperato le informazioni poi utilizzate nella ricerca.

Il secondo elemento è, se vogliamo, più metodologico. In Italia le aree a sismicità’ medio-alta sono molto numerose. Soffrono tutte dei problemi a cui ho accennato prima, ovvero sostanzialmente sono difficili da studiare a prescindere da quale approccio (strumentale o documentario) si voglia applicare. E se non ci sono le condizioni ideali, spesso rimangono in un limbo di informazioni che lascia sempre la sensazione di non risolto. Che non è un gran dilemma proprio perché sono a bassa sismicità, ma il problema ( o meglio la questione) etico-scientifico rimane. Come possiamo affrontare la prevenzione o addirittura una previsione se non sappiamo con la dovuta affidabilità tutto su quello che è avvenuto nel (recente) passato?

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